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Tervagant
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Prima e seconda parte di un saggio pubblicato in Vers la Tradition (rispettivamente n. 72, 1998 e n. 77, 1999), con addenda e note complementari.
Sono estratti da un libro inedito, dedicato al pittore svedese e akbariano. Non mi risulta che il testo sia mai stato poi pubblicato.
//esprit-universel.over-blog.com/article-jean-foucaud-le-musulman-cheykh-abdu-l-hedi-al-maghribi-uqayli-presentation-115931243.html
//esprit-universel.over-blog.com/article-jean-foucaud-le-musulman-cheykh-abdu-l-hedi-al-maghribi-uqayli-ii-le-precurseur-115931294.html
Edited by amarisia - 15/1/2016, 01:47
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abarimacie+1 .
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Uno scritto ben documentato che rende giustizia delle vergognose calunnie già da tempo sparse sul conto di Agueli, e –per riflesso- di Guénon, con il chiaro intento: e di screditare quanto di dottrina tradizionale aveva il primo trasmesso, e, tramite il discredito gettato su una delle presunte “fonti” di Guénon, le stesse dottrine tradizionali espresse da Guénon. Purtroppo in alcuni punti cede un po’ scivolando sul devozionale e nei confronti di Agueli e nei confronti di Valsan, ipotizzando gradi di realizzazione (che possono essere ben reali, e financo superiori, ma dei quali per ovvi motivi non possiamo saperne nulla e pertanto non possiamo che tacerne), e dando spiegazioni complicate (ed a volte inesatte, come il passo sulla “qualità” di chi trasmette l’iniziazione) di realtà più semplici.
L'errore di fondo in cui cade, anche se in buona fede, è quello di fare, al pari dei detrattori, dello "storicismo" sull'origine delle conoscenze espresse da Guénon, origine che non può essere rintracciata tramite indagine storico-storiografiche: in generale la "questione delle fonti" di Guénon è, oltre che mal posta, per sua stessa natura inindagabile ed al tempo stesso più semplice di quello che vogliono far credere.. -
al vento…di Sibilla .
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Su 'Abd al-Hadi Agueli, segnalo il sito:
//www.agueliportalen.se/tidskrifter/
dove si trovano suoi scritti, anche in italiano, apparsi su "Il Convito" e "La Gnose".
Edited by amarisia - 15/1/2016, 01:47. -
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Lo svedese mahométan
Guillaume Apollinaire Il Mercurio di Francia, sette. 1912
I pittori cubisti hanno avuto questi ultimi tempi il piacere di ricevere la visita di uno degli uomini più singolari che possano immaginare anche in sogno, M. Aghéli è svedese e musulmano. Sembra, del resto, che la religione di Maometto faccia grandi progressi in Europa, se non in Francia, non meno in Germania e nei paesi scandinavi. M. Aghéli o meglio Abdul-Hadid, che è il suo nome islamico, è nato a Parigi, dove i suoi genitori vivevano nella via Cortot, a Montmartre. Ma ha abitato soprattutto nella sua patria, la Svezia, e in diversi paesi musulmani. Lo si dice molto versato nelle scienze occulte. Non esce mai senza una rete della spesa. La pittura e la scultura dei cubisti hanno trovato in lui un difensore ardente e pieno di idee nuove. Somiglia al re di Svezia di cui vanta il gusto artistico, ed al quale, fin dal suo ritorno nel suo paese, vuole mostrare le bellezze della nuova pittura francese. Siccome è duro di orecchio, M. Abdul-Hadid è grande dilettante di musica. La sua voce sa prendere delle inflessioni del disprezzo più profondo, quando parla, per esempio dei pittori futuristi ed egli si stupisce, con ragione dell'indulgenza divertita che si è prodigato loro in Francia.
Con vestiti cincischiati, la sua borsa della spesa nella mano destra, il nostro musulmano percorre Parigi, che adora: "Paese degli sforzi, dice, e che non sono ricompensati sempre. "
Guillaume Apollinaire
, Guillaume Apollinaire, Lo svedese mahométan, Il Mercurio della Francia. n°365, 1 settembre 1912, p.220-221.).
Articolo (in francese) su 'Abd al-Hadi Agueli |
